Helen Aria Proxima Centauri 2022 - Elettronica, Alternativo

Proxima Centauri precedente precedente

Un viaggio attraverso lo spazio per ritrovare l'uomo, le sue domande, la sua precarietà e la sua tensione verso l'infinito.

Proxima centauri è il nuovo disco di Helen Aria, artista valdostana della classe '98 con già alle spalle un sacco di esperienza e due dischi all'attivo.

Si tratta di una raccolta di undici brani in stile pop elettronico, con una deriva verso gli anni '80.

Musicalmente troviamo subito una drum machine a fare le veci della batteria acustica. Il suono, ben trattato risulta caldo e pulito, senza tentativi di "falsi invecchiamenti" e le figure ritmiche sono tipiche più dello strumento elettronico che di una batteria "umana". Il basso è anch'esso sintetico e spazia da suoni ben rotondi a suoni più acidi, fino a suoni saturi. Il suo ruolo è essenzialmente quello di doppiare il basso in quanto non ci sono momenti di solo o particolari frasi indipendenti dal ruolo ritmico e di base armonica.

Ci sono molti suoni di keys e pluck delicati ma precisi come lame. Si è cercato in generale una sonorità pulita che potesse rendere ordinati ed essenziali gli arrangiamenti. In questo modo anche i pad sono trasparenti e gli arpeggiatori mantengono un'elegante discrezione.

Spiccano su tutti i campionamenti, i loop di voci esotiche che dividono lo spazio dei cori con la voce di Helen e fanno da trama e intessitura di quasi tutte le canzoni e l'autoharp, strumento che difficilmente si sente soprattutto in questo genere.

La voce è stata trattata come una voce pop, dunque fuori dal mix e compressa in modo da non presentare mai crolli di volume e rendere dunque intelligibili le parole. c'è molto gioco di reverberi e delay, alla ricerca di un suono, di uno stilema, di qualcosa di unico e riconoscibile. I testi sono sempre ben dosati e metricamente giusti, mai strabordanti. Si parla di vita e morte, del senso della vita, di rivendicazione del diritto di uguaglianza e di uguaglianza di diritti. Su questi testi e temi la voce si distende perfettamente e riesce a far valere la propria timbrica peculiare e la perfetta intonazione oltre a trasmettere un bel pathos nelle take di registrazione.

In conclusione Proxima Centauri è un disco molto personale ma non per questo introverso. C'è una chiarezza, una pulizia piacevolissima in ogni nota e in ogni struttura arrangiativa e una capacità di comunicare rara. La tecnica vocale e la freschezza del sound fanno tutto il resto. L'ascolto risulta contemporaneo nonostante si potesse rischiare un revival anni '80 che poco avrebbe avuto a che fare con il contenuto di queste canzoni, la soglia dell'attenzione resta alta perché in ogni canzone ci sono contemporaneamente coerenza artistica e nuovi elementi compositivi e arrangiativi.

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La recensione Proxima Centauri di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-12-13 16:54:54

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