Un tuffo nel pop cantautorale italiano dei primi anni duemila, arricchito da synth moderni e testi nitidi e visuali
È Tra migliaia di silenzi il titolo del primo disco dei Genoma Music Project, uscito lo scorso 25 novembre e distribuito da (R)estisto. La band di Ravenna è composta da Enrico Coari, piano e synth, Nicola Farolfi al basso e Marcella Sebastiani alla voce.
Tra migliaia di silenzi segna il nuovo approccio del gruppo verso una vena più cantautoriale, grazie anche all’ingresso di Marcella Sebastiani, ultima aggiunta al gruppo dal 2020.
Il sound del disco spazia tra l’elettronico e il pop cantautoriale italiano in voga tra fine anni novanta e primi duemila. Ne sono un esempio Come quando fuori piove, il singolo che ha anticipato l’uscita dell’album, un brano pervaso da una dolce linea di pianoforte che ricorda il Niccolò Fabi degli esordi e la morbida ed eterea 21 agosto; anche Amiche da sempre, leggera e intima, con un tappeto sonoro super anni duemila modernizzato dai suoi assoli di synth.
In generale, l’album risulta un po’ ripetitivo, soprattutto a livello testuale: l’autrice e cantante Marcella Sebastiani, che scrive sia di cose personali che di temi attuali più ampi in modo molto nitido e visuale, pecca un po’ di un’abbondanza di rime baciate che se in Ninna Nanna Didi possono risultare azzeccate perché ricordano una filastrocca, a lungo andare sovraccaricano l’orecchio e rischiano di stancare chi ascolta.
Elisa e Federico è il brano più interessante del disco, proprio perché se ne distingue del tutto: specchio della vena attenta al sociale dell’autrice, parla di violenza omicida sia dalla parte di chi l’ha perpetrata che di chi l’ha subita, in un continuo scambio di point of view che destabilizza volutamente l’ascoltatore. Fa pensare al Daniele Silvestri più cupo, quello di Monolocale e Spengo la luce, entrambi brani di Acrobati (2016, Sony). È un brano oscuro e angosciante, dove anche la voce di Marcella sembra diventare più scomposta, più bruciacchiata, e per un attimo perde il suo piglio dolce e frizzante facendo prendere aria al disco nonostante la storia raccontata tolga il fiato.
Tra migliaia di silenzi è un salto nel passato che segue una linea melodica e testuale chiara e ben definita. Di quel pop che un po’ manca a tutte e a tutti, come ci mancano a volte i jeans a vita bassa. Questo sound, però, riesce a essere reso contemporaneo dalle incursioni elettroniche, e ha il pregio di non porre alcuna distanza con chi ascolta. Si lascia raggiungere.
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La recensione Tra migliaia di silenzi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-12-16 16:53:00
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