Spazi elettronici e profondità cupe emergono dai sintetizzatori dell'ultimo ep di Exumano.
Produttore e polistrumentista, Exumano - nome d'arte di Marco Minervino - ha debuttato nel 2021 e da allora la dedizione al suo progetto lo ha portato a dare vita ad un grande numero di lavori. Tra questi spiccano gli ep Sequential Analog Memory Pt.1 e Pt.2, il secondo dei quali è la pubblicazione più recente del musicista.
Al centro dell'intero viaggio percorso in Sequential Analog Memory Pt.2 si trova il cuore pulsante dell'intero progetto: la creazione di un'atmosfera cupa. Questa prende forma tra le dita del compositore pugliese grazie a una strumentazione esclusivamente elettronica. Sintetizzatori, drum machine, effetti e campioni compongono una vera e propria orchestra, in cui elementi diversi si intersecano tra loro formando incastri ritmici e armonie spaziali.
Tra questi due poli si muove l'ultimo ep di Exumano. Così, brani ambientali e cinematici come Riavvio, caratterizzati da riverberi profondi, aprono la prospettiva di chi ascolta a una spazialità che ricorda Ambient 23 di Moby. Ma è l'arrivo di Dark Dawn o Spiral a scansare Sequential Analog Memory Pt.2 da un'unica definizione, offrendo ridondanti ritmiche a cui partecipano anche bass synth e compressioni sidechain. In queste composizioni la ritmica è tutto, è il centro della traccia, che riesce così a coinvolgere e trascinare chi ascolta in una realtà ancestrale e tetra.
È con capacità tecnica e uno stile compositivo articolato che il produttore riesce a tratteggiare i contorni di un tale lavoro rimanendo fedele all'intento dell'intero progetto. Senza cadere in ripetizioni e portando differenti prospettive della sua musica, Exumano completa un percorso già iniziato, approfondendo quell'abisso che si era prefissato di indagare.
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La recensione Sequential Analog Memory Pt. 2 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-01-11 09:41:00
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