Manuel Giancarlo IL CANTO DEI FOLLI 2022 - Cantautoriale, Pop, Indie

IL CANTO DEI FOLLI precedente precedente

Un disco coerente, che porta avanti un filone trap/pop già ben rodato negli anni, rivolto a un'utenza poco più che adolescente, con tematiche tipiche del genere.

IL CANTO DEI FOLLI è l'ultimo lavoro di Manuel Giancarlo, giovane artista romano.

Si tratta di una raccolta di otto brani trap/pop, con un retrogusto indie. Il gioco ai richiami tra Bukowski, Battisti, Paso adelante, Top of the pop condotto da Bossari è subito giocato a carte scoperte nelle prime due canzoni IL CANTO DEI FOLLI e TURANDOT, in salsa pop, con un vago sapore punk soprattutto quest'ultima.

Più minimale e ritmata INSENSIBILE che tratta l'argomento del conoscersi al giorno d'oggi in un mondo più digitale che reale in cui però gli ostacoli restano gli stessi di sempre. CHI SEI?, con un intro di drum machine ha un andamento dritto, rappato che fa da doppione alla canzone precedente. Torna il tema della conoscenza, della comunicazione tra due persone.

CAN'T STOP (non è finita) segna un cambio di passo, un testo che parla di crescita attraverso un momento complicato, con la sola certezza che tutto andrà avanti e che non è finita. LUIGI TENCO è più uno specchietto per le allodole, perché dell'autore genovese non c'è traccia, a parte il suo nome utilizzato fuori contesto. Si parla ancora di occasioni perse, di vita che prosegue portando dietro se rimpianti e domande.

VAN GOGH parte con un piglio più elettrico ed aggressivo, ma è solo un'illusione, perché alla partenza della strofa il groove si ferma per ripartire nel primo ritornello, senza grandi novità arrangiative. Ancora una volta il titolo risulta essere fuorviante, perché la citazione viene ancora una volta utilizzata totalmente fuori contesto. Il disco si chiude con RIDICOLO, ancora una volta con un inizio che fa sperare in un groove un po' più aggressivo e che ancora una volta porta invece a un'andatura poco frizzante.

Indubbiamente questo lavoro prende una direzione e la porta avanti con grande coerenza a partire dal gusto arrangiativo, passando dai testi, per finire con le tematiche che sono poche e ricorrenti. Questa coerenza purtroppo finisce per cadere nella ridondanza, nella ripetitività. Se gli echi più evidenti sono quelli della nuova leva trap/pop italiana di Coez e Gazzelle, il risultato però è molto meno originale e tutto il disco risulta all'ascolto come già sentito, come già metabolizzato. L'impressione è che si sia preso un codice già ben rodato e che si sia andati avanti seguendolo, senza voglia di sperimentare una soluzione nuova  e mai sentita prima. L'ascolto, nonostante questo, risulta leggero e fluido, anche per la durata contenutissima di ogni traccia, ma nella memoria post ascolto purtroppo resta poco.

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La recensione IL CANTO DEI FOLLI di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-01-31 19:14:44

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