Il ritorno del duo toscano con un concept album che non riesce a lasciare il segno.
Il secondo disco di Coffee & Flowers, un vero e proprio concept album che tratta il tema della morte e della reincarnazione, segna il ritorno sulle scene del duo a distanza di diversi anni dal loro esordio.
Ricalco, in cui l’aspirazione narrativa è evidente, non riesce però a convincere fino in fondo. Il lavoro, che vede come protagonisti chitarra acustica e pianoforte, si trova troppo spesso a raccontare storie complesse all’interno di melodie che non trasmettono l’intensità che invece si trova alla base delle parole.
In una canzone come L’Altro me, il racconto risulta statico, come se tra questo e le note non ci fosse alcuna connessione; in parte, dipende anche dalla scrittura dei testi che, nonostante l’estrema poeticità, sono racchiusi con difficoltà all’interno di una metrica d’impatto.
Già dall’inizio questi elementi sono evidenti. In Volo Senz’Ali, l’alternarsi tra parti cantate e declamate, accompagnate da chitarre dalla sonorità scarna, lascia dei dubbi.
I brani che funzionano meglio sono Frammenti e Ipnosi Regressiva. L’atmosfera onirica che creano riesce ad essere trasmessa, comunicando in pochi minuti gli intenti del disco, dove i passaggi compiuti nel viaggio dell’anima e della psiche non sono sempre chiari.
L’album del duo toscano rimane bloccato per colpa di diversi ostacoli ad uno stato che non fa emergere tutto quello che contiene. Le canzoni non sono poco interessanti, ma la loro costruzione non le porta ad esplodere come potrebbero così da arrivare ad una forma più suggestiva e coinvolgente da subito.
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La recensione Ricalco di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-02-21 13:25:00
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