Un disco molto elegante
Dolci arpeggi delicati nel cuore della notte. Chiaro che se a voi, i dischi più o meno teneri non vi piacciono, difficilmente vi farete andare bene questo Fantasmi di Carta di Giuseppe D'Alonzo. Tuttavia, credetemi, se avete voglia di dargli un poco di credito non sbaglierete. Infatti, grazie a pezzi come "Arpeggi a Galata" D'Alonzo si dimostra un buon artista, in grado di padroneggiare una tipologia di pezzo, a metà strada tra la ninna-nanna senza parole e un pensiero notturno all'amato o all'amata, molto particolare, specie al giorno d'oggi. Non stiamo parlando di chissà quale grado di arrangiamento, eh, intendiamoci ma proprio questa aurea mediocritas, per così dire, non mi è affatto dispiaciuta, anzi. Un buon album, sicuramente elegante e dolce, un po' ripetitivo ma che, in quello che fa, non sbaglia praticamente nulla.
"Un viaggio alla ricerca di ciò che davvero conta. L'amore, l'arte, la natura e tutto quello che ci riporta in contatto con chi siamo nel profondo. Giuseppe D'Alonzo ha dedicato questi brani all'arte e in particolare agli artisti, trasformandoli in figure in grado di salvarci dalla mediocrità. In fondo è proprio nell'arte, che sia dipinta o musicale, che l'uomo ha sempre trovato se stesso e una via di fuga".
---
La recensione Fantasmi di carta di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-02-11 08:33:35
COMMENTI