Chi ha paura di diventare grande?
Che belli che erano i vent'anni: un'età di mezzo fra l'adolescenza e l'era delle responsabilità. Poi una bella mattina ti svegli e ti rendi conto di essere diventato adulto, e la sveglia di solito te la dà il calendario, il giorno in cui compi trent'anni. Lì ti accorgi che è volato via un decennio in un batter d'occhio, che adesso è ora di darsi una mossa e di pensare a come fare per superare gli ostacoli di ogni giorno, al mutuo, alle rate della macchina, alla sveglia che suona ogni mattina all'alba per ricordarti di recarti sul posto di quel lavoro precario che adesso c'è ma fra sei mesi chissà. E intanto ti guardi intorno e vedi che qualcuno già ce l'ha fatta, quindi le aspettative diventano ansie e gli obiettivi si trasformano in angosce quotidiane da affrontare.
La fotografia di una generazione raccontata in un brano, Sindrome di Peter Pan, singolo inedito di Zeep, cantautore sardo che ci invita a fare i conti con quello che vogliamo essere da grandi. Per farlo utilizza il linguaggio dell'itpop, anche questo legato indissolubilmente al decennio scorso. Il brano ha la melodia di tanti altri che abbiamo imparato a conoscere, di quelli dei Gazzelle e dei Coez, con tanto di nostalgia canaglia da cantare a squarciagola.
Chi non vorrebbe tornare indietro, anche solo per un attimo, agli anni del liceo o ai primi mesi di università? Zeep ci invita a ballare insieme ancora una volta, un'ultima notte prima di diventare adulti definitivamente.
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La recensione Sindrome di Peter Pan di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-02-25 07:15:08
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