Marrano Carne Ossa 2023 - Rock

Carne Ossa precedente precedente

Punk e rock per una corsa spericolata verso i propri limiti, verso i confini di un equilibrio precario che forse è necessario distruggere per poter ripartire da zero.

Carne ossa è l'ultimo lavoro dei Marrano, band riminese con all'attivo un ep e due album.

Si tratta di una raccolta di nove brani dal piglio rock con una deriva punk violenta e viscerale. Sono nove canzoni nate negli anni della pandemia e poi completate e confezionate in sala prove.

Si inizia subito col tiro di una band con grande urgenza comunicativa. Tempi veloci, batteria piantata su groove dritti in quattro quarti, basso prepotente e muro di chitarre. La voce, col giusto mix di pulizia timbrica, saturazione e grinta ci porta da Tutto (è niente) a Ekomostro quasi senza soluzione di continuità.

Chitarre dissonanti e basso che cammina in Bruciare, con una voce che si prende un break dal registro acuto, giusto il tempo della strofa, per poi tornare ad esplodere nel ritornello, dove i bicordi acuti delle chitarre danno potenza e cambio di passo.

Entrano prima le chitarre in Presto, ma è solo per le prime battute, poi la cassa in quarti ci traghetta verso un bridge che lancia una seconda strofa e subito dopo un ritornello violento, crashato con rabbia dove basso e chitarre si distendono in ottavi pieni di groove.

Non ci sono cambi di passo ma neanche momenti di stasi, dunque Pugno con la voce su basso e batteria continua a battere il ferro finchè è caldo, mantenendo alta l'adrenalina. Tutto il pezzo gioca sui pieni e i vuoti rendendo l'ascolto variegato.

Carne ossa è forse il primo momento in cui la velocità cala e l'attitudine più rock viene fuori. Anche qui si gioca con moduli scarni contro moduli in cui il muro di suono svetta. Questo è forse il pezzo più centrato nello stile rock, con ritornello aperto, come l'hi hat della batteria e i power chord delle chitarre.

Poveri diavoli continua sulla strada rock aperta dalla traccia precedente. Ancora il basso apre le danze con un bel suono metallico e pieno. Ritornello maggiore che fa leva su un testo quasi malinconico ma non patetico, anche se ad alto tasso alcolico. Con In mente si rasenta l'indie, ma dipende dal giro di chitarra e dal cantato un po' strascicato e slabbrato, perché in realtà siamo ancora in ambito rock, con una batteria piantatissima in un ritmo dritto, ben assecondato dal basso e dalle chitarre che non hanno mai smesso d'urlare e di rimanere in un ambito medio alto di gain dall'inizio del disco.

All'inferno c'è il sole è la giusta chiusura del disco, con un sound un po' più "meditato" e meno viscerale. Sembra voler dire che le strade stilistiche di questa band sono infinite e magari nel prossimo lavoro ci si può aspettare qualche sorpresa o comunque un'evoluzione importante.

In conclusione Carne ossa è un disco potente, fatto di canzoni che, più che cantate, vanno urlate con quell'attitudine punk di cui ho scritto inizialmente. C'è una modulazione, uno sviluppo nella tracklist che pian piano va accostandosi di più al rock all'italiana, concludendosi con sonorità quasi alla Timoria dell'ultimo periodo, con meno carica propulsiva ma con più attenzione ai particolari. L'ascolto è avvincente, l'adrenalina resta sempre molto alta e il sound, pur se scarno, riesce a far viaggiare. Un viaggio verso il bisogno disperato di raggiungere un punto di rottura.

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La recensione Carne Ossa di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-02-17 00:00:00

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