Un disco pop che è una cartina di tornasole delle influenze musicali dell'autore, con alcune di esse rielaborate in maniera più scolastica ed altre, invece, maggiormente incisive.
Con ●, nuova uscita di Vin Martin, il musicista veneziano ha voluto compendiare in un’unica opera tutte le sue influenze musicali, dando vita ad una sorta di mappa con la quale orientarsi all’interno dei suoi riferimenti artistici. Pur rimanendo sempre saldamente sul terreno della pop music, le atmosfere che si alternano rimandano a diverse sfaccettature, affrontate di volta in volta con esiti altalenanti. Si può quasi vedere una bipartizione all’interno del disco: ad una prima parte più smaccatamente arena pop, con numerose strizzate d’occhio ai maggiori act del pop italiano e internazionale, ne segue una seconda in cui le influenze si fanno meno scontate e più ricercate.
I numi tutelari della prima metà del disco vanno cercati in Mengoni e Sheeran: ogni canzone sembra ruotare attorno al singalong del pubblico, con una serie di pezzi intensamente emotivi pensati per infiltrarsi nel cuore degli ascoltatori. Il risultato, pur evidenziando l’innegabile talento pop di Vin Martin, sottolinea anche paradossalmente quanto stia rinunciando a mettersi in gioco: le soluzioni di comodo abbondano, e se da un lato garantiscono sicuri risultati con il pubblico mainstream, dall’altro limitano l’espressione di un artista dalle indubbie capacità.
Nella seconda metà, a partire dal singolo BEVOBEVOBEVO, le cose si fanno più intriganti. Billie Eilish (Diamante) incontra i DNCE (BEVOBEVOBEVO) che suonano un hip hop molto funky (Come Baudelaire), lasciando spazio anche a momenti di sola chitarra e arpeggi sintetici (Origami). Un ventaglio ampio e colorato, che gioca molto di più con le diverse tonalità espressive e rivela appieno le potenzialità autoriali di Vin Martin.
● è un album dalla doppia destinazione. La prima metà, molto xfactoriana, sembra perfetta per essere suonata per far breccia nel cuore dei telespettatori durante un’audizione ad un talent: eseguita impeccabilmente, arriva esattamente dove intende arrivare, nel cuore delle masse, e per farlo rinuncia a prendersi rischi, preferendo puntare sul sicuro. Quando decide di premere sull’acceleratore, però, la musica cambia – letteralmente. Le canzoni hanno più ampio respiro e smettono di essere così accondiscendenti con gli ascoltatori, con un parallelo incremento di fascino e sfumature che ben consentono al talento di Vin Martin di esprimersi. Lasciarsi alle spalle i paracadute per il mainstream più smaccato sarà la chiave per far emergere il vero estro di Vin Martin.
---
La recensione ● di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-03-26 01:38:43
COMMENTI