Distorsioni travolgenti e continui cambiamenti di direzione: un Ep di tre brani che lascia centinaia di porte aperte e infinite strade da percorrere.
Blood n' Sins è il titolo del nuovo Ep dei Poison Blackout, metal-band bergamasca capitanata da Federico Carbone (songwriter, polistrumentista e unico membro fisso) che torna ad un anno di distanza dalla prima pubblicazione ufficiale.
Nel nuovo lavoro sono presenti tre brani che prendono le distanze dall'esordio e ci mostrano paesaggi sonori diversi e nuovi, con un sound che guarda parecchio all'eletrronica e alla scena industrial anni Novanta. La title track arriva in punta di piedi, con un intro a la Depeche Mode che lascia presto spazio alle chitarre, alle distorsioni e ad uno stile che attinge a piene mani dalla discografia dei Metallica. Il sentiero sonoro della band lombarda, però, non è affatto lineare: la successiva Isolation è una sfuriata nu metal che volge lo sguardo altrove, agli Slipknot e ai Nine Inch Nails, ai Korn e ai Pantera, per una botta di energia distorta che lascia abbastanza storditi. Just a Shadow è un esperimento che riesce ma lascia anche abbastanza confusi, andando a stravolgere ancora una volta le aspettative ma al tempo stesso confermando la versatilità della band.
Undici minuti di viaggio introspettivo a tutta velocità, con l'adrenalina a mille e una serie di tornanti pieni di sorprese. Pochissime certezze su cosa potrebbe accadere dopo la curva.
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La recensione Blood n' Sins di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-04-15 09:40:49
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