Un esordio dalle sonorità rock e dall’attitudine convincente che lascia però dei dubbi.
Si chiama It’s Ok l’esordio dei Middle Disaster, band nata a Roma e che nella capitale ha iniziato a muovere i suoi primi passi.
Con un pop punk vicino a quello dei Green Day dei primi dischi che spesso si sposta verso contaminazioni blues, si tratta di un lavoro che rimane all’interno di un rock classico, poco sperimentale. La personalità del gruppo emerge soprattutto grazie ai testi e all’attitudine.
La scelta che lascia più dubbi all’interno di It’s Ok è quella di inserire, a chiusura del disco, due brani in italiano. Il fatto che siano slegati dal resto della tracklist rende comunque poco chiare le altre sfaccettature del gruppo che vengono presentate.
I testi risultano meno d’impatto quando non cantati in inglese, e Sarà l’età si orienta verso un sound più pop che contrasta con il resto. Per quel che riguarda però la prima parte dell’album, il lavoro fatto dalla band - pur senza allontanarsi troppo dai canoni del genere - riesce a convincere proprio per la forza trovata nell’essenzialità.
Sarebbe stato più funzionale cercare ulteriori variazioni all’interno di questo universo sonoro invece di mostrare altri territori linguistici.
Interessante è White Fury, orientata verso il blues, con le chitarre che tra di loro si fondono trovando un’intesa che rafforza anche il cantato. Ready to Sail, con delle sfumature quasi folk, riesce a ricreare un’atmosfera coinvolgente e in grado di trascinare all’interno della storia che racconta.
Quello dei Middle Disaster è un disco che non convince in tutti i suoi aspetti, soprattutto considerando le scelte nell’impostazione di alcuni pezzi. Per quel che riguarda il sound emerge invece una forte voglia di farsi ascoltare che forse avrebbe dovuto trovare delle forme da subito più coinvolgenti, nonostante alcune canzoni mostrino la potenziale forza del progetto.
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La recensione It's OK di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-03-27 23:17:00
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