Long Gone Drowned 2023 - Rock, Indie, Slow-core

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Un esordio interessante intriso di malinconia slowcore

‘Drowned’ è un album che riesce a creare la sua atmosfera già dai primissimi accordi, un coaugulo denso ed evocativo di accordi strascicati, melodie strazianti, spazi e tempi dilatati. La dimensione è quella di uno slowcore tinto di venature gotiche e southern, sporcato da dissonanze e distorsioni. Si respira il mood maledetto di un Tom Waits o un Nick Cave, il lavoro chitarristico di Black Heart Procession e Sparklehorse, un malessere inerente portato alla luce per contrasto con accordi languidi e sanguigni.

Il problema è che a volte i Long Gone non riescono a confezionare brani ad altezza delle atmosfere (e delle relative aspettative) create, o dei brani che invece li incarnano meglio. Succede per eccesso, quando, ad esempio in Losing One, la mano della dissonanza e del disagio è troppo calcata per un’esperienza di ascolto piacevole e consona rispetto al complesso del brano; o, per difetto, quando nella ricerca di composizioni rarefatte e del romanticismo decadente si dando vita a rock ballad dal sentimentalismo un po’ scialbo (Reap Me Back).

In fondo la formula che la band lombarda persegue è semplice, ma frutto di una delicata alchimia tutt’altro che facile da tenere in equilibrio. Forse lavorare su un minutaggio o un numero di tracce un po’ più leggero, per il futuro, può aiutare a mantenere a fuoco l’efficacia della composizione.

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La recensione Drowned di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-03-03 00:00:00

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