Umanamente robotico, roboticamente umano
"Era un periodo in cui sentivo una marea (da lì “Riptide”) di emozioni confuse, contrastanti, profonde, angoscianti a volte. E nel cercare di dare un senso a tutto mi sono messa a fare l’unica cosa che mi è di terapia: la musica. Mi sono approcciata ad ogni brano con il desiderio di sviscerare ogni nodo e sperando di arrivare a una conclusione mano a mano che il brano si componeva. Ogni pezzo quindi è come se fosse una domanda o una sensazione che avevo e a cui volevo dar spazio".
Il disco di Silvia Furlani, al netto che mi sia piaciuto assai, l'ho trovato interessante per due macromotivi. Il primo che Riptide è un disco di musica elettronica dal punto di vista tecnico e di registrazione assolutamente ineccepibile dal punto tecnico e di qualità della registrazione. Per un tipo di musica come è quello che fa Furlani (e in pezzi come "Blow Me Up" si sente benissimo) anche la tecnica fa sostanza, fa carne&ossa diciamo così.
E qui, mi pare l'occasione, per introdurre il secondo grande motivo per cui Riptide mi è piaciuto e pure tanto. Perché è un disco, al tempo stesso algido e caldo, umanissimo eppure anche cibernetico in chiave filosofica. Un bel lavoro, veramente.
---
La recensione Riptide di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-03-06 08:22:14
COMMENTI