Dalla milza al cuore
"Spleen", che significa "milza" in inglese, deriva dalla medicina greca (e Cinese) degli umori, secondo cui, per una strana associazione, la bile nera porta ad uno stato di inquietudine, malessere esistenziale, noia, accidia. "Il nuovo album parla degli dei miei stati d’animo nel corso di questi ultimi due anni. Angoscia, tristezza, rivalsa e del desiderio di fuggire via dalle preoccupazioni che mi affliggono."
Ho voluto citare direttamente le parole di Manuel Bellone per presentare Spleen perché mi piaceva donarvi subito il sapore e il profumo di questo lavoro. Un lavoro che, vi confesso, pur non avendolo apprezzato in pieno, in special modo ravvisando una debolezza nella prima parte, mi ha sorpreso in più punti. "Roses", la traccia numero sei, ad esempio, è una gran canzone di folk-country, che dimostra tutta la personalità di Belloni e la sua capacità di evocare situazioni e sensazioni in modo vivido.
Proprio questa sua caratteristica di "evocatore", per usare un termine da videogioco, mi pare essere la sua qualità più grande: più si allontana dal solco della tradizione e si "libera" di questi paletti per esplodere la sua fantasia, più avremo canzoni di questa qualità. E non è una speranza vana, la mia: c'è tutta la seconda parte del disco a testimoniare e "suonare" ciò.
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La recensione Spleen di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-03-20 08:02:49
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