Un buon lavoro di musica pop
"Un buon lavoro di musica pop". Se dovessi considerare in una, e una sola, frase questa mia recensione di PopArticolare dei Mobili Trignani non potrebbe essere che quest'ultima. Già perché in canzoni come "Lei" o "Climax" erompe il gusto per il pop del gruppo abruzzese, con qualche, evidente, scivolamento nell'it pop di maniera che andava tanto di moda qualche anno fa.
E il punto, a conti fatti, è proprio questo. Rifuggendo da una qualsivoglia idea di "eternità della musica" i Mobili Trignani si occupano di suonare quello che piace a loro, che, almeno all'apparenza, pare essere "ambientato" in un preciso periodo temporale, ovvero, grosso modo, gli anni che vanno dal 2011 al 2017, gli otto anni dell'it pop che hanno fatto divenire l'indie, o quello che doveva essere, mainstream.
Ecco la band si ferma qui, raccontando storie piccine, cantando pezzi intimi e mostrandoci cuori ardenti per ragazzi giovani. Un immaginario che, nel corso degli anni, anche e soprattutto su Rockit, abbiamo imparato a conoscere bene, forse troppo bene. Ed è proprio qui, a mio avviso, ad esserci il più grande rimosso dell'intero lavoro: c'è carenza di personalità, c'è carenza di sentire una voce personale e definita dei Mobili Trignani. Intendiamoci, PopArticolare è un buon disco, con due o tre canzoni molto interessanti ma se si fosse abbandonato, anche solo per un po', il solco già tracciato da altri, magari si sarebbe rischiato di sbandare ma anche di realizzare qualcosa di molto più "loro" e non di "altri".
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La recensione PopArticolare di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-03-18 10:08:00
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