Una ballata del migrante a più voci, per un tema più attuale che mai
Il tema è quello attualissimo dei migranti: in cinque minuti e dodici secondi il brano, espressione di un cantautorato classico e molto rispettoso della canzone d'autore, riesce a raccontare le storie di cinque persone. Il primo protagonista è Alexander "appena sbarcato, sano e salvo, in Italia", poi appare Habiba proveniente dalla Costa d'Avorio. Arrivano quindi la nigeriana Joy e il ghanese Benjamin, i versi parlano per loro unendo in una sola strofa le difficoltà della partenza, il problema del caporalato, l'amore che salva e le incertezze del futuro: "Ci siam conosciuti e innamorati nel viaggio disperato dall'Africa all'Europa, siamo finiti qui a Rosarno in questa baraccopoli, al freddo e alla mercè dei caporali a raccogliere arance e clementine, due euro l'ora quando siamo fortunati, ringraziamo Dio e Don Roberto che come può ci dà una mano. Aspettiamo un figlio che speriamo un giorno potrà dirsi italiano". "Io no, non ce l'ho fatta, mamma", dice l'ultimo personaggio del racconto, mentre abbiamo ancora negli occhi le immagini di Cutro e del "naufragio dei bambini", come l'ha battezzato la stampa.
L'interpretazione a più voci del pezzo è intensa e corale, perfettamente in sintonia con l'impegno richiesto dall'argomento. L'arrangiamento è attraversato da qualche sfumatura di bossanova, da un andamento invaghito della malinconia e dalle percussioni a scandire il ritmo della traversata. Per il cantautore romano Leonardo Beltri in arte OP, il singolo Mediterraneo è il preludio di un nuovo album, stavolta interamente in italiano.
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La recensione MEDITERRANEO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-03-29 22:51:17
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