Rock'n'Roll genuino e senza fronzoli, chitarre al potere e il caro vecchio odore di sala prove.
Dieci brani di sano e sporco rock and roll vecchio stampo. Questa è la sintesi in due righe dell'omonimo disco d'esordio dei Neventies, band milanese attiva dal 2019 e formata da Lars Cullin (chitarra e voce) e dagli italiani Michelangelo Zampolli (chitarra e voce), Luigi Castrovilli (basso) e Marco Ronconi (batteria).
L'album è stato registrato al Chameleon Studios di Amburgo assieme al noto produttore Eike Freese, che ha collaborato in questi anni con pesi massimi come Deep Purple, Alice Cooper e Stewart Copeland. E dentro il disco c'è tutta la sensualità e la spontaneità di un rock d'altri tempi, con la chitarra sugli scudi e molta anzi, moltissima influenza britannica.
E se "Come On Down" e "Go To L.A." sono brani infarciti di incursioni moderne, con le sonorità in stile Arctic Monkeys sugli scudi, "I'M Not The One" guarda all'universo del blues-rock e si ritaglia il ruolo di ballad oscura in un lotto di brani validissimi e diretti. Le distorsioni e la voce rubata al punk di "Eating Pills", con i cambi di rotta zeppeliniani e potentissimi, fanno il resto.
Un esordio niente male quello di questi quattro ragazzi che mettono la musica davanti a tutto, in un progetto che va oltre il desiderio di apparire e di far sembrare tutto perfetto. Chitarra, basso, batteria, voce. Niente di più.
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La recensione Neventies di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-06-10 07:19:20
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