Il nuovo pezzo dell'artista emiliana è un lisergico collage surrealista da usare come colonna sonora nelle calde serate estive
Freschezza. È questa la parola che esce naturalmente dalla bocca dopo aver ascoltato Amazzonia di segreta. Il nuovo singolo dell'eclettica artista bolognese è un vero e proprio tonico tanto per il corpo quanto per le orecchie, in grado di dare un piacevolissimo refrigerio in questi primissimi giorni di caldo pre-estivo.
Un pezzo che partendo da una solida base pop si lancia in una serie di interessanti divagazioni a metà strada tra musica ambient ed elettronica. Il tutto corredato da un testo surrealista, che a tratti sembra ricalcare la poetica di André Breton.
"Ho il cervello floreale/E la testa piena di liane/Come l'Amazzonia" canta segreta nel suo ultimo pezzo. Un flusso di coscienza che, correndo lungo i tre minuti e 43 secondi attraverso i quali la canzone si snoda, descrive un collage visivo somigliante per certi aspetti a un quadro di Dalì.
In Amazzonia, segreta ha deciso di abbandonare le forti tinte R&B di Deserto rosso, il suo singolo d'esordio, per esplorare i lisergici panorami dell'elettronica. Atmosfere che ben si amalgamano con le parole sussurrate dalla cantante, creando un impasto sonoro nel quale la sua voce si pone sullo stesso piano del synth e della drum machine.
Il cambio di sound compiuto da segreta tra il suo primo e secondo singolo è davvero notevole. Un'eterogeneità compositiva con la quale l'artista bolognese, oltre a dimostrare un indubbio coraggio, invoglia chi la ascolta a capire quale potrebbe essere la sua prossima mossa.
Previsioni che, a fronte di uno sbalzo sonoro così repentino, potrebbero essere spazzate via dalla stimolante estrosità di segreta.
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La recensione Amazzonia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-05-31 01:27:00
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