Compilation Zenatron Vol. 1 2006 - Trip-Hop, Sperimentale, Elettronica

Zenatron Vol. 1 precedente precedente

Zenatron Volume 1 è una compilation genovese che traccia piccoli fuochi d'artificio. Tra sorprese ad alta intensità indie-tronica, brani degnamente trip-hop, dub ad alta presa ritmica, e tracce dance più o meno deludenti. Il tutto trascorre nelle ritmiche rallentate di voluttuose ali notturne. 21 tracce per 21 artisti del panorama elettronico genovese. Come ascoltare e passare per le 21 sfaccettature del sound di un unico locale. Pochi gli artisti che si fanno notare, e tra tutte queste scarpette, il piede calza solo in qualcuna. Ma tra imitazioni, musica en passant che bevi come acqua fresca che non avevi bisogno di bere, e produce solo la fastidiosa perdita di tempo per espellerla, si delineano nuove tendenze, nuove commistioni e combustioni. Zenatron si propone come estratto di una modernità capace di creare qualcosa di nuovo. La ricerca volge al recupero di sonorità retro, (scat o jazz), o si apre a quelle world music (voci arcobaleno-tropicana e cori di bimbi). Sperimentalismo nel piccolo gusto del virtuosismo sintetico minimal ad attacco psichedelico.

A perpetrare il sound of Bristol, figlio di Massive Attack, Portishead e Tricky, Xp Devices feat. Emyl, Barbara Schenone (voci femminili dai toni caldi), Useless Idea con note di piano su base drill&bass. Elettronica indie, resa astratta dagli effetti hall e da campioni di "voci d'aeroporto" (Port-Royal), o un crescendo densissimo con chitarre in delay (la degna di nota "Metempsicotica" di Vanessa Van Basten) o elettro-clash d'assalto di strada Blown Paper Bags. Un piccolo segnale memo va' alla versione electro dei Bongo Jam di "Zeta Reticoli" dei Meganoidi. Giù nel tunnel dei migliori remix della compilation, c'imbattiamo nella tribal-dance dei Rebel Bit che guardano ai Thievery Corporation e nell'house da Space di SMBP, nel big beat di Bob Quadrelli, che è l'unico che piazza nella sua "Sarvaegu" un testo parlato-tibetano arrogante ed efficace. Bobby Soul propone un brano che è "Running Blind" ad alto potere immaginifico, un percorso che si dipana in cori, ritmi e samples diversi, tra cui il frinire della chitarra, e che ricorda i viaggi variegatissimi di Dj Shadow. Enterpraux: una traccia stringatissima da bere in un sorso, una specie di intro con scat armstrongiano incorporato, che è come trangugiare una trombetta e poi respirare dalla bocca ed esce lo sfiato con qualche sospiro break-bit. "Show dub love" di Piano B è puro dub che sciorina umori di sesso e soul con samples di fiati. Un brano si distacca particolarmente dalla natura della compilation: Esmeralda Sciascia con "La macchia", voce d'autore acid jazz sincopata e repentini vocalizzi su una base dal profumo afro-cubano. "Macchia che mi ridà un senso che mi stimola di senso…". Quindi: una compilation folta, da sfoltire con grosse cesoie, ma ricca di bei spunti e vogliosa dell' effetto onirico.

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La recensione Zenatron Vol. 1 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-10-27 00:00:00

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