Confusione che si mischia ad un cupo noise. Eppure la copertina fa presagire un simbolismo di matrice grunge che desta curiosità. In realtà il cd è deludente, si nasconde dietro un muro sonoro che asfissia ogni singolo pezzo.
"AD." e "Mockways" scorrono lungo percorsi musicali abulici, fatti di un suono che vira inaspettatamente verso un hard rock artefatto. Qualcosa di interessante emerge in "##2##" che si insinua subdola, ma è solo un attimo, una misera frazione di secondo perché il disco riprende con "Fuzzgun" e "For respect" la stessa scarna musicalità dell’inizio. Insomma, il disco si infila in un vicolo cieco e non riesce a uscirne.
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La recensione ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-10-29 00:00:00
COMMENTI (1)
il cd è più che buono.Almeno c'è un gruppo che ha il coraggio di suonare qlc di diverso e non le solite nenie pop.