I Mhela scrivono un disco tra paure, ansie, metalcore, danese e spagnolo
Nel 2018 i Mhela esordiscono con Es, un ep metal in cui spicca la componente orchestrale. Negli anni successivi si sono diretti verso influenze metalcore, fino all'uscita del loro nuovo ep, Paku 1. Sei brani pieni di doppio pedale della batteria, chitare core e growl (un cantato gutturale tipico del metal). Sembra un grande omaggio ai Bring Me the Horizon, ma i Mhela hanno fatto di più.
Hanno mescolato nei testi spagnolo, danese e inglese. In Maca – il terzo singolo che ha anticipato il disco – il testo è diviso tra spagnolo e inglese, mentre il rullante ci rimanda a una marcia funerea e la voce confida paure, depressioni e momenti bui della vita dei musicisti. Borges mescola inglese e una frase danese urlata con voce graffiante durante tutto il ritornello. I Mhela non sono solo una band metalcore, si prendono dei rischi e sperimentano.
Alcuni brani sono più convincenti di altri. L'influenza elettronica in Buio è perfettamente dosata, mentre a tratti il growl sembra inserito a forza nelle canzoni. Ma chi non si prende dei rischi non sbaglia. I Mhela se li sono presi e hanno realizzato un ep coraggioso, uno di quelli che forse si ascoltano una sola volta, ma a cui vale la pena dedicare almeno qualche minuto.
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La recensione PAKU 1 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-05-15 18:36:00
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