Che il disco di Dente sia fuori dall’ordinario lo si capisce da subito, già da un rapporto tra numero di canzoni e durata totale che registra 16 brani per un minutaggio di poco superiore alla mezz’ora. Un indizio di stravaganza decisamente emblematico, suffragato, poi, ampiamente nei contenuti; con testi abrasivi (“Scusi signorina se le lecco i piedi, ma un bacio e un omicidio sono la stessa identica cosa…") ed un intrigante poutpourri sonoro (con una chitarra acustica “portante”, sporcata da orpelli vari: fischi, suoni di campanello, rumori di traffico) che va a comporre una splendida raccolta di gemme di cantautorato visionario.
Alla fine ne esce un disco cinico, passionale, allucinato: composto da episodi epici come sono “Al mondo”, “Io della bellezza non me ne faccio un cazzo”, “Novemilaore”, “Pastiglie”…e pervaso da una originalità davvero fuori dal comune.
Complimenti a Dente, quindi, e quella creatività che gli ha permesso di realizzare un lavoro che davvero non lascia indifferenti! Un lavoro “come se ne sentono pochi” e felicemente sintetizzabile con la frase in calce al comunicato stampa di presentazione “Può creare dipendenza”!
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La recensione Anice in bocca di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-02-14 00:00:00
COMMENTI (11)
Olala
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era puppu, no puddu.
:|
ma non suona più con Puddu? :):)
uUuHaAuAUUAHAAHUAAAaHhAuUuAUUUuUhUHaauuaauauaHuahuAhahhaAU
altra recensione
245.splinder.com/post/10972…
Condivido appieno,
pure io a dicembre l'ho recensito è l'ho trovato esaltante e allucinato!
ok ma... il promo?
:|
Dente è una persona di un carisma raro e completo. Il disco secondo me avrebbe potuto dare di più, vista la caratura della persona.
sono solo io il coglionazzo a cui non funziona il promo di questo disco?! ho anche scaricato le due tracce ma non partono.
:(
Finalmente qualcuno d'accordo con quanto scrivo!