DevraDevra2023 - Jazz, Hip-Hop, Nu jazz

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Incursione nell'underground sonoro: le fluttuazioni nu jazz di Devra

Cos'è che dal fondo di una band fa scattare un batterista e gli fa dire: "Ok, adesso parliamo la mia lingua, suoniamo la mia musica"? È la domanda che nasce spontaneamente al primo ascolto di Devra, progetto solista di Fabio De Angelis, che ha da poco fatto il suo esordio con l'omonimo EP, pubblicato con l'etichetta indipendente Root Records. L'impressione è quella di assistere a una presa del potere democratica, messa in moto appunto da Devra - batterista, compositore e producer - e condivisa pacificamente da tutti i musicisti coinvolti; già l'intro del primo singolo estratto, Moses, restituisce con l'iniziale ritmo broken e il graduale passaggio a un groovehip hop l'idea di un ordine ristabilito. 

L'EP di Devra nasce dopo anni di militanza nella scena hip hop e jazz italiana come session-man, dove ha raccolto e rielaborato le suggestioni dettate dagli artisti che ha affiancato (Ghemon, Pietro Tonolo e Ares Tavolazzi fra questi). La sintesi finale è un album in cui è forte l'influenza della scena jazz britannica - quella di Alfa Mist, dei GoGoPenguin, dei Kokoroko - e che nonostante ciò presenta uno stile personale e ben definito, percepibile attraverso l'ascolto di alcune scelte ricorrenti. Il suono distorto alla tromba di Francesco Fratini in The Stealer e in Orange Echos, intrappolato in un filtro da cui sembra non poter mai emergere del tutto, contrasta con quello della voce della cantante Sara Vanderwert, chiara e distinta in Blood Water.

Spring in Basel presenta invece una tendenza comune alle restanti tracce dell'EP, qui resa ancor più evidente, a realizzare un ingresso e un'uscita graduali attraverso degli effetti che ingannano chi ascolta, quasi a creare uno spazio esterno e uno interno alla canzone. Lo scratch sul vinile inserito all'inizio del brano lascia immaginare un'anticamera da cui si sente provenire un suono che diventa nitido man mano che si avanza verso la stanza successiva, per poi tornare ad allontanarsi quando l'effetto viene replicato sul finale.

In questo gioco di spazi sonori Devra si muove con disinvoltura e invita chi lo ascolta a fare lo stesso.

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La recensione Devra di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-07-03 14:46:00

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