Un diario adolescenziale in salsa pop, con sonorità fresche, anche se nel solco del già sentito. Un lavoro ultra radiofonico che ci farà compagnia per tutto l'anno.
SANTODICE è il nuovo album di Santo, giovane artista pavese della classe '00.
Si tratta di una raccolta di dieci brani pop indie dall'arrangiamento fresco e leggero che formano una sorta di diario adolescenziale.
Ubriaco e Fumo la vita hanno andamento simile e arrangiamenti omogenei, con un pianoforte ritmico scanzonato e poi batteria elettronica, basso e pochi inserti di pad. La voce si rivela subito l'arma (non tanto) segreta, perchè il timbro giovane, capace di mantenere ritmiche serrate e allo stesso tempo discorsive, risulta subito riconoscibile e piacevolmente familiare.
Losoloso parte con una chitarrina acustica sotto, ma subito torna il pianoforte con una batteria che suona una marcetta, assecondato da un basso essenziale e un piccolo ensemble di ottoni. QMFS parte un poò più aggressiva, con l'immancabile pianoforte, ma anche con suoni più acidi e una cassa elettronica in quarti che dà un'andatura decisa.
Amore démodé ancora una volta riporta il focus sulle stesse sonorità di quasi tutte le altre canzoni fin qui incontrate. Si inizia a cercare, nell' ascolto, una novità o un cambio di passo, che tarda ad arrivare. Parlerebbe di te è una ballata che inizia piano e voce e poi si avvale di pennellate di altri strumenti, come un pianoforte elettrico con tremolo, una batteria che simula timpani classici e un organo tridimensionale e ben suonante.
Nuovo letto è ancora molto intima e minimale che però si rivela essere più ritmata e "spensierata" della traccia precedente. Para è il cambio di passo che l'orecchio cercava, anche se spiazza per la differenza di scrittura dei testi e l'introduzione violenta di suoni più acidi, da house music.
Con Cocco si ritorna alla leggerezza, all'estate e alla spiaggia. Perdiamo il pianoforte in favore delle chitarre, in levare in stile quasi reggae e un ritornello abusato che fa allegria.
Quando ci sei tu chiude l'album e decide di chiuderlo parlando, creando una tasca dentro la quale sembra mettere dentro il riassunto di tutto questo disco.
In conclusione SANTODICE è un disco leggero, radio friendly, che schiaccia l'occhio alle sonorità dell'indie degli ultimi anni, molto molto main stream e molto molto poco indie. Per quanto ogni canzone abbia una durata che favorisce l'heavy rotation radio, non si riscontrano brani talmente forti da poter fare da traino. Magari sarà la sua fortuna, perchè anzicchè i canonici due, tre singoli, se ne potranno ricavare cinque o sei. L'ascolto filato dell'intera tracklist risulta fluido e spensierato, i testi non sono fatti per scavare a fondo o creare tensioni psicologiche, ma per essere assorbiti con un po' di malinconia e tanta leggerezza, che oggi è la miglior terapia contro il mondo che ci circonda.
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La recensione SANTODICE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-06-16 16:52:05
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