Tanti temi per un disco variegato
"Un viaggio nella testa di chi sogna a occhi aperti, nell’esistenza del daydreamer che vive sollevandosi nell'aria in una continua lotta tra il surreale e la concretezza. Un percorso raccontato da 10 tracce dall'atmosfera onirica, liquida e dilatata, attraverso sonorità dream-pop e shoegaze.
Ricordi sbiaditi, speranze e desideri, promesse. Sogni vividi, affamati e insaziabili che divorano il legame con la realtà".
Senza ombra di dubbio i Flame Parade con il loro Cannibal Dreams non hanno avuto paura alcuna a fare le cose in grande. Mettendo in piedi, infatti, un disco veramente molto ambizioso, sia nei temi trattati, tantissimi, così come molteplici le suggestioni e anche nella produzione, di alto, se non proprio altissimo, livello. Ne viene quindi fuori un album che mi ha convinto, che forse ha una "coda" meno forte del suo inizio ma che si mantiene sempre su una linea di qualità ottima. Lo shoegaze qui espresso è di alta scuola, con una band che suona come se fosse animata da uno spirito comune, da una comunione di intenti che hanno portano un gruppo di ragazze e ragazzi a mettersi a fare musica assieme su un palco.
Ed ecco allora pezzi come "People", canzone a mio modo di vedere baricentrica per l'intero lp, nonché la migliore in termini assoluti dell'intero Cannibal Dreams. Un pezzo che vi invito ad ascoltare praticamente subito per comprendere il perché abbia parlato tanto bene di questa band toscana di shoegaze.
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La recensione CANNIBAL DREAMS di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-06-27 08:34:19
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