A metà strada tra un disco "vero e proprio" e un progetto di studio, Progetto Strema è davvero interessante
Vorrei iniziare questa mia recensione, che per altro mi ha davvero divertito realizzare, con una frase che, spero, possa centrare subito la mia "posizione" in merito: "A metà strada tra un disco "vero e proprio" e un progetto di studio, Progetto Strema è davvero interessante". Indi per cui vorrei, proprio subito, sgombrare il campo da ogni possibile equivoco: siamo infatti davanti a un lavoro che, eminentemente, non è per tutti ma per chi ha desiderio e voglia di scoprire qualcosa di nuovo, un po' sperimentale e tantissimo lo-fi questo è il disco giusto.
"The Spring War", la traccia numero due, oltre ad essere la mia preferita è anche quella che a mio avviso "spiega" meglio di tutti il cuore di questo album: ovvero magma, bollente, in cui la forma-canzone si continua a rinnovare e ricostruire, in un incessante moto interno che dona un fascino incredibile alla composizione.
"Progetto Strema è la necessità di andare al fondo dei propri istinti, del personale sentire, scavando dentro per vedere cosa c’è veramente e cosa si vuole proteggere dall’esterno. È l’unione di due background musicali diversi tra loro e rispetto al progetto stesso, è un’innesto, come accade in natura, per dare una forma e un’identità propria a qualcosa che prima non esisteva e che deriva dal convergere di due vite diverse. Progetto Strema è semplicemente lo-fi beat, solo se si guarda la strema".
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La recensione Progetto Strema di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-07-15 07:39:18
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