Il mic è un megafono dark che sputa parole scure su beat potenti
Il microfono di Astro Centauri è come un megafono dark che sputa parole scure e crude sui beat potenti prodotti da Mothz. Le tredici tracce dell'album d'esordio Drillstar raccontano l'immaginario drill dei suv, dei bomber addosso, dei ritrovi al parco, di Rambo, del rispetto e del "ferro", della violenza, dell'altra metà del cielo spesso volutamente senz'ombra di romanticismi, del senso della crew (La Rambla con Ince, Manali, Bastio167 e Ronny167).
Alla maggior parte dei pezzi fa da sfondo la Città Eterna, tenebrosa e dura: "Faccio mezza Roma in mutande..." dice ad esempio Man Down con Zyrtck. Tra i feat c'è anche quello con Radical nel brano Cancelli, attraversato da un certo noise che si conclude con un verso d'impatto ad effetto: "Ho lasciato incinta la scena e si sono rotte le acque". Sia il singolo Ghana con Spender sia Animale con Young Hash e Ince entrano poi a piedi uniti in tackle nel campo dell'hardcore e del politically incorrect.
Il disco si chiude quindi con le visioni finali e le immagini "definitive" di Twin Towers. Per il rapper, proveniente dalla scena Soundcloud e alternative della Capitale, la rabbia è più importante delle parole, la strada detta la musica, il rumore della vita domina una storia da leggere sui marciapiedi.
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La recensione DRILLSTAR di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-10-30 23:22:14
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