Un brano energico e allo stesso tempo malinconico e riflessivo, che vuole andare oltre le semplici apparenze
Ribella, catanese classe ’99, si è avvicinato alla musica partendo dalla cultura hip hop e dal freestyle. Se i suoi primi lavori, pubblicati nel corso degli ultimi quattro anni, sono chiaramente frutto di questo percorso iniziale – un esempio fra tutti l’album Giovane Ribella, uscito nel 2022, che spazia tra cloud rap, drill e scream trap – con il singolo Ti farò una foto l’artista siciliano mette il naso fuori dal suo ambiente iniziale per esplorare un universo sonoro che ammicca al pop rock e al punk, soprattutto nello strumming di chitarra dell’intro, nel ritornello cantato e nel finale strumentale, pur mantenendo quella voce robotizzata che rende ben percepibile il suo legame al mondo trap.
Tra una citazione di Ungaretti e una di Foscolo, accostate e messe in contrasto con altre meno poetiche, più divertenti e leggere (vedi: Sono come la pizza / Il giorno dopo so' più buono), in Ti farò una foto Ribella mette in discussione le apparenze e prende in analisi più punti di vista: Un piccione viaggiatore può volare / Ma solo su indicazione del padrone; Una persona buona può diventare cattiva / Una persona triste è l'anima della comitiva; L'alba è bella solo per chi fa le foto / Un po' meno per chi soffre di insonnia. Una lista, insomma, di situazioni che nascondono una complessità più ampia di quella che potrebbe trapelare fermandosi alla superficie.
Così come nel testo del brano Ribella racconta scenari a più strati, anche il pezzo è in qualche modo a due facce: la base è veloce, ritmata ed energica, mentre le parole sono riflessive e con un pizzico di malinconia.
---
La recensione Ti farò una foto di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-07-08 15:24:00
COMMENTI