Il debutto di una cantante folk tra romanticismo, delusioni e fricchettonaggine
Naive ci porta nelle campagne genovesi ad ascoltare musica folk ora che arriva l'estate. Marta Levrero – il suo vero nome – è una cantante genovese al debutto con Stenti, un album folk che arriva dopo quattro singoli e unisce fisarmoniche e valzer a un'ironica malinconia.
Sono canzoni da ascoltare in campagna durante l'estate, come Tango di Lucio Dalla. Giriamo tra gli stenti di Naive, tra tutte le batoste che l'hanno spinta a scrivere questo disco e i risultati. Dalle delusioni d'amore di Whisky e Fossette fino al crogiolarsi malinconico di Benzodiazepine e di Quarantena Song.
Naive suona l'ukulele e intorno a lei strumenti folk e acustici ci portano in una festa di paese della provincia genovese. Ma il folk della cantante si fonde con l'elettronica in Quarantena Song e con una chitarra funky in Benzodiazepine. Gli arrangiamenti funzionano, ma la voce spicca nei brani acustici, mentre i ritmi serrati le fanno perdere dinamica. Bello però che al primo disco abbia deciso di buttarsi non in un solo genere ma si sia fatta influenzare anche da altri stili.
Stenti è un disco che porta con sé il romanticismo di Naive e anche un po' di fricchettonaggine, perfetto per affrontare con più leggerezza i momenti in cui si è alle strette e si vuole tirare un sospiro di sollievo.
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La recensione Stenti di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-07-11 11:00:00
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