Funk ed elettronica al servizio del ritmo
Funk ed elettronica al servizio del ritmo per un disco vibrante e che, appunto, fa delle vibrazioni il suo tratto caratteristico più interessante ed anche la sua ragione principale che lo rende "meritevole di essere ascoltato". Già perché in un impasto musicale di simile qualità, su cui si "stacca" un pezzo come "Senza D", a mio avviso il più rutilante tra gli esempi qui raccolti, la voglia di fare festa e mettersi a ballare regna sovrana.
Poi, certamente, non tutto funziona ed è perfetto qui. Infatti, in special modo nella seconda parte del lavoro, il senso di "già visto/già sentito" un po' emerge e, soprattutto, ci si accorge, diciamo così, di ritmi, vibrazioni soniche e di una "filosofia generale" un po' troppo epidermica, per rendere questo disco un "grande disco". Eppure, al netto appunto delle appena citate imperfezioni (dettate sempre dal mio personalissimo, e magari sbagliato, gusto) rimane un buon album, con momenti molto felici e altri meno ma che nel complesso mi è piaciuto e che ho trovato davvero gradevole da ascoltarsi mentre ci si scioglieva sotto al sole. Quasi letteralmente.
"Infodemia D.3" rappresenta un viaggio emotivo attraverso il caos della società moderna, dove l'alienazione e l'eccesso di informazioni possono portare alla solitudine e alla confusione. Un'esplorazione del tema della fine, del cambiamento e della trasformazione in cui si mescolano realtà e finzione. Una risposta alla solitudine e al senso di abbandono che scaturiscono dalla conclusione di rapporti artistici e sentimentali. Un'esperienza intensa ed emotivamente coinvolgente, che riflette le sfide e le opportunità dell'esistenza umana in un mondo sovraffollato di informazioni e interconnessioni".
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La recensione Infodemia D.3 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-08-24 08:12:19
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