Sinergia [Veneto]Mr. Freud2006 - Progressive, Pop

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Rispunta la Cramps, l'etichetta degli Area, dei Kaos Rock e di tante altre band simbolo di un rock italiano evoluto ma drammaticamente carnale, vivo. I Sinergia ne rappresentano bene lo spirito avanguardistico: tecnica strumentale, fredda copertina post-industriale, libretto da dettagli minimali in primo piano e, quasi una guida all'uso, tutti testi delle canzoni preceduti da brevi introduzioni. Per "Mr. Freud" il gruppo decide di sopprimere l'istinto prog approdando ad una forma canzone più canonica e leggera bagnandosi nelle luminose acque del beat italiano più morbidamente psichedelico.

Parte il primo pezzo, "Angelo": quella distorsione, quel sintetizzatore, quella voce non fanno prigionieri... Immaginate Renga "era Timoria" pronto a esplodere con l'asciutta disperazione di Agnelli, una sezione ritmica che mostra muscoli ben lucidati senza dimenticare l'ora di ricamo, una diffusa vena intellettuale che fa un po' a pugni con la nuova, ricercata urgenza comunicativa. Nella parte centrale del disco, più lenta e d'atmosfera, la chitarra rispecchia l'epica senza confini di The Edge, mentre momenti di centrata trasversalità pop sono l'arrabbiata "La Soluzione" con il cantante Alan impegnato a "cantare la voce" con tutta la sua forza e l'equilibrio dolce/amaro della ballata "Come cani" ("Eravamo come cani / Ci sentivamo da lontano / Fiori aperti colorati / Uniti dallo stesso ramo / Ora siamo come vele / strappate in un mare fermo / Foglie secche colorate / unite dallo stesso ramo"). Vi piacciono i vocalizzi? Beati voi, comunque eccoli spuntare nella dolorosamente vellutata "Cuore Scelto", e sono da brividi.

"Mio fratello è figlio unico (...) perchè è convinto che anche chi non legge Freud può vivere cent'anni", diceva Rino Gaetano un po' di anni fa. I Sinergia oggi chiedono allo studioso se possono ridere o piangere: ad ognuno il Suo.

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La recensione Mr. Freud di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-12-07 00:00:00

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