Clarissa e il romanticismo alla vecchia maniera di Bellacapa
Non è molto chiaro il fine di Clarissa: divenire una canzone o un semplice flusso di pensieri da dedicare a Clarissa, protagonista e titolo del nuovo brano di Bellacapa.
Il cantautore campano gioca nel testo alternando italiano e inglese sfruttando all'occorrenza l'effetto sonoro prima dell'una e poi dell'altra lingua. Clarissa si pone come una lettera d'amore da parte dell'autore all'amata omonima che si trovava in Korea, il che darebbe un'ulteriore spiegazione alla scelta del bilinguismo. Un piccione viaggiatore ha tentato l'impresa del secolo per consegnare un amore invocato tra una voce bassa, tremolante, a tratti insicura, una scrittura alle prime armi e una chitarra divertita.
Bellacapa, cantautore ventitreenne napoletano, crede ancora nelle cose fatte alla vecchia maniera: un messaggio d'amore, pochi e romantiche parole e il corpo della donna come protagonista di una tela.
A sorpresa nel finale l'introduzione di un momento simil rappato all'interno di un brano che presentava tra le più classiche forme di cantautorato. Tentativo questo di svecchiare l'approccio stilistico? Quel che è chiaro è che Bellacapa ama come un adulto, ha tanto da dire in fatto di romanticismo e si serve di una penna per farlo. Clarissa nasce per offrirsi come un dono a Clarissa: è un brano dai tratti delicati, sebbene intrappolato in una vocalità da disciplinare.
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La recensione Clarissa di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-11-02 17:16:00
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