Il pop diventa rock senza discontinuità ma con il piacere delle distorsioni
Il pop diventa rock senza discontinuità, in un flusso alternativo costante e riconoscibile, che non disdegna distorsioni, effetti, excursus acustici e piccole derive noise (Did you have really exist?). I brani all'occorrenza sanno virare su note più leggere, sbarazzine e scherzose (Byron the tresc feat Manuel Virgilio), magari mettendoci un carico di elettricità vitale. Oppure possono spaziare fino all'elettronica e all'industrial (Full throttle).
L'unione fra gli strumenti dei Flœwere e la voce di Marta Savorgnan è particolarmente felice e originale: Through the mist, Petrichor e Heaven tonight (con qualche tocco vintage) spiccano tra i momenti più belli del disco. Il duo di Udine è formato da Alberto Savorgnan (chitarra, voce) e Francesco Borean (basso, batteria, chitarra, voce) che in Nightlife in sunlight hanno raccolto sette brani rigorosamente in inglese, con la produzione artistica di Leo Virgili. A Vaia è affidata la chiusura del lavoro su una scia quasi psichedelica.
Dal Friuli Venezia Giulia, con lo sguardo alto ben rivolto al mondo e a orizzonti lontani, questo progetto esprime un gran senso di libertà in mezzo a tanta voglia di sperimentare nuove strade. A proposito di contaminazioni e linguaggi, sarebbe interessante in futuro sentire queste atmosfere sonore combinate con l'italiano: dal punto di vista musicale, potrebbe essere un unicum per il panorama nazionale.
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La recensione Nightlife in sunlight di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-11-02 14:48:34
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