Il ritorno di Distorce, o la semplice differenza che rende raffinato un brano di pop triste
Dimmi, nuovo brano di Distorce, è un brano di musica pop triste. Nella nostra ricerca spasmodica di dare etichette a tutto quello che ci circonda, questa potrebbe essere perfino troppo, ma visto l'amore sconfinato per la musica di Moltheni, per le ballad disperate degli Afterhours, allora può andare bene anche questa esagerazione tassonomica. Il pop triste funziona sempre, o quasi, anche se non raggiunge mai fette di pubblico esagerate, o non sfonda gli altoparlanti delle radio.
Il pop triste funziona quando cerca di complicarsi la vita con arrangiamenti che guardano da lontano il noise e ne trasportano alcune tendenze sonore sopra le strofe delle canzoni, quando usa gli elementi del rock in modo disorganico e disordinato, per calcare la mano sull'emotività. Dimmi è un brano che pur non inventando nulla di nuovo, è esempio perfetto di quanto appena detto. Pur con qualche ingenuità melodica, pur sembrando un avanzo da un hard disk di Manuel Agnelli, quando le distorsioni entrano a fare interferenza qualcosa di magico accade.
Forse una semplice voglia di non accontentarsi, forse la consapevolezza che alle volte basta mettere quell'elemento in più - e che sia uno, senza dover strafare - per fare la differenza tra l'insipido e il raffinato. Tutto un grande forse. La certezza è che Distorce è ritornato alla grande.
---
La recensione Dimmi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-10-29 23:35:57
COMMENTI