Torna Giancarlo Frigieri con i suoi antieroi della Bassa.
“Dedicato a tutte le persone che ho fatto soffrire”. Un avvertimento. Un manifesto di intenti. O quel che volete voi. In fondo, non è importante. Certo, se una dedica di così forte impatto finisce marchiata a fuoco all’interno di uno dei risvolti del booklet del cd, una ragione ci sarà. Ma non è questo il punto. Ci basti sapere che Giancarlo Frigieri è tornato. Con le sue canzoni frequentate da antieroi di provincia. Gente della Bassa (Padana): cameriere delle quali innamorarsi, elettricisti furbi, pasticciere che perdono la testa, donne in fuga, spacconi di ogni risma, aspiranti suicidi, tra bottiglie e briciole di vita. Frigieri è sempre lui: cattivo quando serve (Anche se non si dice è un’amara riflessione di un padre alle prese con una figlia diversamente abile, una figlia da sostituire con un “modello che mi renda i giorni migliori”), dolce, incazzato, ironico. Come un John Fante, un Pier Vittorio Tondelli, dai quali sembra aver ereditato l’amore per la provincia e le sue insidie, le sue nostalgie, i suoi rituali.
Qualcuno si farà del male ha i piedi ben piantati nelle terre del Nord America. Nove episodi in cui ci si imbatte in delicate carezze acustiche, in ballate vivaci, oltre che in suoni elettrici, blueseggianti, desertici. La title-track e la già menzionata Anche se non si dice sembrano fatta una per l’altra, fino quasi a costituire un unicum, messo insieme dalle corde della lap-steel, rimesso poi in piedi dal piano Wurlizer, entrambi sotto il comando di Davide Tosches, in un trionfo di polvere, sabbia e cinismo.
Qui in mezzo, tra i solchi del disco, si sente il Bruce Springsteen di Nebraska (ascoltare l’attacco di Figli d’arte per credere), i sempiterni dei del folk di oltreoceano e anche la presenza, quella più ingombrante, se vogliamo, dell’ex Walkabouts Chris Eckman, vecchio amico del Frigieri, che canta in un breve cameo all’interno di Oltre l’orizzonte. Quasi come se si chiudesse un cerchio, come se Qualcuno si farà del male, già ricco di una bellezza malata e perversa, quasi struggente, ricevesse un ulteriore sigillo di grazia. Provate ad ascoltare queste nove gemme con un bicchiere di lambrusco tra le mani, non ve ne pentirete.
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La recensione Qualcuno si farà del male di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-11-12 18:18:00
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