La svolta urban pop di Ribella passa da SAVE ME, un uptempo ben scritto ma sviluppato con troppa fretta
Fino allo scorso anno Ribella, giovane autore catanese classe 1999, era un adepto della causa trap, e Giovane Ribella testimoniava la sua capacità di creare un immaginario underground personalissimo, pur ancorato a modelli di riferimento ben precisi. Tuttavia SAVE ME, secondo singolo del 2023, è anche il secondo capitolo della svolta pop - qualcuno oserebbe dire pop punk - che Ribella ha deciso di intraprendere.
Non ci sembra il caso di scomodare la parola punk per un paio di distorsioni panciute applicate alle chitarre, o per qualche bpm di troppo, non ce ne voglia il Nostro. SAVE ME è più un brano urban, nella direzione che l'urban sta prendendo in Italia, quando deriva dal mondo trap. Accordi semplici, melodie ultra accattivanti, ritmo esagitato ma non troppo. La potremmo chiamare con grande semplicità la formula Bnkr44, e in effetti il collettivo toscano è da qualche anno il punto di riferimento per questo ibrido musicale molto morbido e ascoltatissimo.
SAVE ME rispetta pure i canoni della durata imposta dal genere, 124 secondi, un lampo nel cielo già torbido, oscurato da un tentativo di creare atmosfere cupe, ma su questo si può lavorare. Il principale difetto del brano di Ribella è che teoricamente inizia con il ritornello, che a dire il vero non spicca minimamente sulla strofa. Viene a crearsi in modo inevitabile un effetto di piattezza che rende SAVE ME un buon esperimento, ma riuscito a metà.
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La recensione SAVE ME di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-11-22 11:05:00
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