Qualche mese, quando ho recensito la compilation “Repetition*Bowie” ho scritto di tener d’occhio, fra gli altri, gli aretini The Gumo, che mi avevano molto colpito con la loro cover di “Conversation Piece”, brano che nell’originale bowiano era solo una grande potenzialità inespressa, trasformata in atto dalla band che ora dà alla luce questo “Are You Sure?”. So benissimo che la domanda non è rivolta a me, ma pare proprio farlo beffardamente: sono sicuro di quello che ho detto, ora che l’album è uscito? Sì e no. Sì, perché questo è un album pieno di canzoni indie folk davvero carine, anche se non tutte (la banalità di “Rock”, ad esempio, si poteva davvero evitare), tanto che qualcuno in redazione ne è stato folgorato. No, perché quest’album mi avrebbe fatto gridare al miracolo se fosse uscito dieci anni fa. La musica dei The Gumo, infatti, è dannatamente figlia di band (della Madonna, per carità), come Meat Puppets, Beta Band e Kings of Convenience. Come detto, un misto ben riuscito, come nell’unione di ruvidezza rock, melodie appiccicaticce da college band ed eccentricità brit di “Sunday Morning”. Ma c’è misto e misto, come molti di voi ben sanno: c’è quello che riesce a parlare una lingua nuova e a rivestire di candore le solite fottute emozioni che ci portiamo dietro da sempre, e quello che gna a fa, e sa di vecchio. I The Gumo sono un po’ a metà. Il guaio forse sta nel non aver trovato ancora quello scarto dai modelli che crea scintille e dà i brividi. Quello che, guarda caso, accadeva proprio con “Conversation piece” di Bowie: il modello di scrittura era così diverso dal suono e dai riferimenti dei The Gumo che ne usciva un piccolo e oscuro capolavoro, intriso di amara consapevolezza della vita. Miracolo che per ora non si ripete. Ma i The Gumo i numeri ce l’hanno. Lavorando nella giusta direzione potrebbero sorprenderci davvero.
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La recensione Are You Sure? di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-05-01 00:00:00
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