I Cor Veleno hanno la grinta dei pitbull e la faccia tosta di chi ci crede
Che figli di puttana. Sono riusciti a lavorarsi un suono potente senza essere pecore di nessuno gregge. I Cor Veleno non sono timidi né paurosi come la maggior parte di tutti i rapper italiani. Questi c’hanno la grinta dei pitbull e la faccia tosta di chi ci crede. Stop.
Nuovo nuovo si costruisce intorno alla dolcezza delle tigri tanto quanto alla rabbia del sesso. Alla sensualità che smuove le stelle fino alla guerriglia dei bassifondi. Scontri di intimismo assurdi. Ma soprattutto reali e concreti. Niente pagliacciate. Primo, Squarta e Grandi sono solamente degli appassionati di puro hip hop con il cappellino ma – e qui si gioca tutto – illuminati dal più autentico spirito del rock’n’roll. Cor Veleno è uno di quei gruppospalla che ha studiato a memoria i tour con Linea 77 o Jovanotti. Ecco perché sono avanti rispetto a chi tenta di fare musica chiuso in casa.
Esattamente come suggeriva quel coglione di Platone (almeno lui non può querelarmi) : "La musica costituisce il medium dell'anima umana nella sua condizione più esaltata e aperta". Missione riuscita. E ancor di più se tra i primi a vendersi direttamente on-line per H2o tra le braccia di Sony. Con un senso estetico sempre pronto a smuovere il nuovo, fuori dalle noiose discussioni. Niente intenzioni di radio-play rap sputtanato. Con una tecnica metrica cresciuta tanto quanto il numero di soldati che saltano senza motivo sulle mine. 18 tracce spiattellate tra beat di plastica programmati sul nuovo computer di Squarta e parecchi strumenti suonati com’è-giusto-che-sia. A tratti si incendia anche qualche chitarrona leggermente distorta da risultare poco fuori luogo, anzi.
Se quelli che fino ad ora han parlato in lingua Inuktitut si accorgono dei Cor Veleno che facciano i dovuti applausi. Altrimenti resta il Bang Bang del casino che fanno i tre romani. Live e su disco. Il nuovo suono dei Cor Veleno li rende appena appena filo-statunitensi e parecchio facce di culo funzionanti. Cioè testardi e prepotenti quanto basta per dire ciò che si vuole. Ma soprattutto al momento e nel modo giusto. Nuovo nuovo è il disco di chi è legittimamente convinto che il forte istinto vince sempre contro gli zeri. Ecco perché partono concreti manrovesci, rapidi quanto i vagoni della metropolitana, in faccia alla finzione dei grandi Capi del Nulla.
Il concept su cui è cucito quest’album è un messaggio facilissimo ma che ignorano quasi tutti. Nonostante sia semplice quanto una scopata con le tipette non-sense che sbavano in discoteca. Meglio andare verso il fondo che restare fermi. E i Cor Veleno lo sanno. Forza. C’è una rivoluzione da fare. O almeno proviamoci, cazzo.
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La recensione Nuovo Nuovo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-02-16 00:00:00
COMMENTI (2)
e che non si capisce che gli è piaciuto?
ma quindi t'è piaciuto o no, sto disco?