Riccardo De Stefano Cronologia del Futuro Lontano 2023 - Rock d'autore

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Il tempo e i ricordi sono il fulcro di questo puzzle fatto di canzoni. L'ascolto è come la composizione progressiva di un'unica grande immagine.

Cronologia del Futuro Lontano è il primo lavoro discografico di Riccardo De Stefano, artista romano classe '87.

Si tratta di una raccolta di dieci brani che uniscono il rock al cantautorato in una sorta di concept album sul tempo e sui ricordi.
Il disco si caratterizza subito dalle prime tracce È finito tutto e Quando viene sera per la grande quantità di sintetizzatori e sonorità che vogliono rifarsi all'art rock anni '70.

Una ballata acustica delicata e al contempo sostenuta è Dio delle attese, con suoni caldi e accoglienti e begli intrecci vocali. Con Era novembre si torna a sentire i sintetizzatori e il testo è subito spigoloso e diretto, un nervo scoperto tradotto in musica, una musica orecchiabile e quasi spensierata che sembra voler contrastare volontariamente con il testo pieno di ricordi e riferimenti precisi.

Bimbi dispersi è una lucida disamina della situazione sociale del presente. Peccato per la voce troppo dentro al mix, talvolta difficile da decifrare.
Energica e subito a pieno regime è Per sempre. Molto belli gli obbligati di basso e chitarra, forse un pizzico di saturazione di troppo nell'insieme, ma è il compromesso per poter dare aggressività e compattezza al suono.

Delia è, insieme a Riavremo tutto, il brano più sperimentale della tracklist e ti avvolge subito in queste sonorità quasi labirintiche, ricche di frasi ripetute dei synth che sfiorano la psichedelia.

Svegliati è una ballata carica di emozione in cui si mischiano la componente acustica e quella sintetica, dando spazio alla voce per distendersi e scoprirsi quasi tremante e fortemente empatica.

Come andrà a finire riporta alle orecchie le sonorità più space rock di questo disco, già sperimentate in Quando viene sera. Anche qui, come del resto in tutto il disco, c'è una forza propulsiva, un'energia che pur restando talvolta sottotraccia, contribuisce tantissimo a rendere vive anche le canzoni meno grintose.

In conclusione Cronologia del Futuro Lontano è un disco molto vario ma con una trama ben precisa di coerenza stilistica. La voce è sempre puntuale, caratteristica e ben intonata oltre che ben dosata senza cadere nell'errore dell'esercizio di stile o nell'esagerato minimalismo.
Non individuo un singolo radiofonicamente forte perché l'impressione è che ogni canzone sia un tassello di un discorso più ampio (che è poi in qualche modo la definizione di "concept") e dunque considero l'intero disco come opera unica che vale la pena di ascoltare per poter godere di una produzione ottima e di una qualità cantautoriale molto sopra la media.

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La recensione Cronologia del Futuro Lontano di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-01-27 18:11:16

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