Ancora nel dubbio di un autunno infinito che non apre alla peggiore stagione con boria, soccombendo soltanto al gelo mattutino che con mano gentile vela i vetri e ogni superficie e un po’ i pensieri. Mi lascio andare a visioni poco nitide ascoltando gli Zaibuglisch, sapori progressive, cambi di introspezione e pezzi interminabili. La cosa non mi entusiasma, a dire il vero. Nessun brano esplode, non ci sono cime ma solo una vasta pianura di suoni poco incisivi, a volte vecchi. Un po’ Beatles in fase sperimentale, un po’ King Crimson e compagnia bella, “Pinguino atomico” è ben svolto ma non piglia, manca di intensità e spessore, inciampa nella pesante sequenza di minuti che lo compongono, dov è l’energia e il senso? Mi annoio, ecco tutto.
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La recensione Pinguino atomico di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-01-24 00:00:00
COMMENTI (2)
Tralascio le mie considerazioni climatiche, ed arrivo subito al dunque.
Conosco gli Zaibuglisch personalmente, ed ho assistito a molti loro concerti oltre ad avere i loro album.
Sono inoltre un amante del progressive e "compagnia bella" (come riassume il recensore)anni 70.
Certo l'album Pinguino atomico contiene della parti ripetitive e la registrazione non è delle migliori, ma i sapori progressive ed i cambi di introspezione rendono l'album uno psichedelico viaggio musicale. Non occorre energia.
La suff è meritata!
Ringrazio
Paolo
ktulu84@libero.it