MembranceUndead Island2023 - Black metal, Death metal

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Death metal lagunare direttamente da Venezia, l'ambientazione giusta per un disco solido e variegato

A dispetto del nome e del titolo in inglese, all’apparenza un po’ generici o che se non altro non segnalano grande inventiva sul piano dell’immaginario, chi bazzica il metallo italiano forse già sa che i veneziani Membrance appartengono proprio a quella schiera di gruppi italiani, nutrita ma non foltissima, che all’adattamento alla classica lore centro-nord europea del metal hanno preferito qualcosa di più personale e identitario.

E in effetti, ci sono pochi posti più adatti alla lente orrorifica, esoterica e magica del metal, al suo sguardo gotico, della laguna veneziana: un luogo dalla natura inospitale e al contempo affascinante, umido e cangiante, dove l’uomo ha edificato una città impareggiabile per storia e bellezza, ricca di misteri, anfratti, leggende avvolte dalla foschia, tradizioni dionisiache, una città oggi cannibalizzata dalla turistificazione e sfigurata da un disequilibrio sociale e demografico senza pari.

L 'Undead Island’ dei Membrance prende (non) vita qui, tra riferimenti al folklore e al caratteristico ecosistema lagunare, calati in un’atmosfera orrorifica che prende anche dal gore alla Lucio Fulci e raccontati in un misto tra inglese e veneziano. Un interessante lavoro linguistico che passa anche per il recupero di frammenti di archivio registrati ma che, per il resto, va carpito a pezzi, giustamente maciullato in mezzo ad una impervia alternanza tra scream e growl gutturale.

Dal punto di vista musicale il death metal dei Membrance non fa sconti, riempiendo la cornice narrativa di contenuti sonori solidi e variegati che guardano con rispetto e con qualche licenza personale il classico sound svedese. Tanto groove, buona alternanza di riff, molti momenti heavy e rock, qualche deviazione black ma sempre con suoni pieni e massicci. ‘Undead Island’ è un ottimo disco metal, che diverte per tutte le sue dieci tracce, ma soprattutto un lavoro con un suo immaginario, una sua personalità, e che a chi vuole farci un po’ di attenzione rivelerà un fascino distintivo e difficile da trovare nel genere.

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La recensione Undead Island di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-06-29 16:23:42

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