Una canzone pop contemporanea abbastanza canonica, che si rianima con una spiccata deriva elettronica
Fin dalla prima impressione, Aggressivo si inserisce comodamente in alcune delle linee di tendenza del pop italiano più contemporaneo, ormai insindacabilmente canonizzate: il beat emotional a base di pianoforte arpeggiato e la cassa incalzante, alcune forme o figure liriche mutuate dal rap e la melodia autotunata, l’impostazione vocale, ma anche l’estetica e l’iconografia, un po’ tutto rimanda a parecchie delle cose che abbiamo sentito negli ultimi anni. Un brano relativamente fresco, insomma, in cui però è difficile percepire il segno distintivo di Asta sul piano dei suoni, del vocabolario, del mood generale.
Se qualcosa salta all’orecchio, è una struttura curiosamente ricorsiva, in cui beat, testo e linea vocale si ripetono praticamente ad libitum: un lama a doppio taglio, che se da un lato indebolisce l’elemento-canzone di Aggressivo, dall’altro lato enfatizza un potenziale aspetto elettronico e dance-oriented, sfruttando anche una produzione che mette in primo piano la punta di una cassa scura e incalzante. Alla fine, se non dice tanto come canzone, Aggressivo forse riesce a dire qualcosa di più interessante sul rapporto tra canzone pop-trap e musica da club; una riflessione che, in tempi di musica pop che saccheggia a mani basse la dance, salvo spesso smorzarne i suoni e la ballabilità, potrebbe partorire qualche sviluppo interessante.
---
La recensione AGGRESSIVO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-02-22 15:56:50
COMMENTI