Timidi amori sbocciati nella dolce brezza che culla le fronde della macchia mediterranea
Un viaggio tra le fresche ombre delle eritrine e il bianco accecante delle saline di Trapani, costantemente in bilico tra sogno e realtà. È questo, in breve, il riassunto di Alberi il nuovo singolo Warco. A qualche mese di distanza dalle battistiane sonorità di 3 AM, il cantautore siciliano ritorna con un pezzo che, lasciandosi alle spalle la scuola cantautorale nostrana, abbraccia le nostalgiche atmosfere synthpop degli anni '80.
Un nostomanico mix di sintetizzatori, drum machine e sequencer che tinge con un filtro color seppia il racconto di un amore sbocciato nel bel mezzo di una torrida sera d'estate mediterranea. Proprio come quelle polaroid sbiadite dallo scorrere del tempo alle quali si avvinghiano i ricordi più belli e spontanei delle nostre esistenze.
Dalle strane forme che il soffio della brezza marina disegna tra le fronde dei pini marittimi a un vecchio vinile dei Rolling Stones, Alberi è un collage di frammenti di vita sparsi su un tavolo, proprio come i pezzi di un puzzle ancora da comporre.
Tante tesserine, frutto di esperienze all'apparenza trascurabili, messe insieme da Warco in un onirico mosaico capace di riflettere il vero spirito della sua terra di origine, la Sicilia.
Forse il luogo più magico e misterioso del nostro Paese, in cui la verità e l'illusione si fondono in maniera quasi indistinguibile sin dalla notte dei tempi. Una contrapposizione capace di riflettere le sensazioni che accompagnano l'incantesimo più bello di tutti: l'amore verso un'altra persona.
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La recensione Alberi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-02-14 23:36:00
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