Running in the 90s, , is a new way to set me free
Avete presente quando, in una giornata normalissima, uguale a tante altre, vi succede qualcosa di assolutamente inaspettato? Ascoltare Surreality di June 1974 è proprio questo: un'esperienza simile a quella vissuta qualche mese fa dai cittadini di Ladispoli quando si sono visti un leone fuggito da un circo girare liberamente tra le vie della propria città.
Il nuovo disco del progetto musicale creato da Federico Romano, eclettico artista nato e cresciuto nella scena musicale underground della Capitale, si discosta in maniera drammatica rispetto al metal (Please Destroy Me) e prog-blues (Rebus) dei suoi album precedenti per abbracciare gli acidi ambienti della musica elettronica.
Un cambio di rotta siglato da pezzi che traggono spunto dalle sonorità digitali di metà/fine anni '90, come la GOA (More), la psy-trance(Skelter) e la techno (Techno Faith). A completare questo retro-futuristico viaggio, compiuto tra le spiagge dell'india e il Berghain di Berlino a velocità di crociera di 130 bmp, ci pensa l'incredibile comparsata di Gregory David Roberts, il celebre scrittore australiano autore del libro Shantaram che presta la propria voce in More, la traccia a forti tinte eurodance che apre il disco.
Surreality è un disco che racchiude la propria essenza nel suo stesso nome. Otto tracce, per l'appunto "surreali", che affondano le proprie radici nel profondo della musica più lisergica mai creata dall'essere umano, frutto dell'estro di un'artista che ha deciso di far ruotare il proprio percorso attorno al concetto di imprevedibilità.
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La recensione Surreality di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-06-07 13:28:00
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