Un disco con un sound particolare e riconoscibilissimo, una prova di grande coerenza artistica e ispirazione profonda.
The Night, The Rebel è il debutto discografico degli Erotik Twist, band marchigiana di recente formazione.
Si tratta di una raccolta di nove brani inquadrabili in un genere indie rock con diverse contaminazioni.
Fatalisman si accontenta di due accordi per scatenare un groove coinvolgente dove chitarre e organi hanno il ruolo principale, così come Street Night Rebel che si poggia su una linea di basso incisiva e una grandissima quantità di reverbero e delay tra chitarre e organi elettrici.
Tantrik Lover rallenta rispetto alle precedenti canzoni e si fa più misteriosa e suadente. La voce sempre ampiamente filtrata e volutamente sbilanciata dulle frequenze medie si siede perfettamente sul mix e, come è giusto che sia, sta leggermente dentro il muro di suono che la band riesce a scatenare. Macumba Sexy è tribale, con una batteria suonata sui fusti e un organo quasi ipnotico. Si continua a respirare, come in tutto il resto del disco un'eco lontana di musica surf, data forse dalla scelta dei suoni di chitarra e che risulta vincente perché in qualche modo familiare.
Black Whiskey è una prova di forza ad alto tasso di bpm da parte di basso e batteria. Il sound è sempre molto omogeneo e caratteristico e questo rischia di essere una lama a doppio taglio, perchè si rischia che tutto suoni troppo simile a se stesso, appesantendo la fruizione dell'ascoltatore.
Je Suis parte con cassa e un basso sporco e una voce femminile che recita in francese. Oltre alla deriva surf, la voce spesso assume pose da new wave, aspra e ben scandita.
Ratamahatta insiste su rullante e obbligato di basso e suona come un rituale africano, un rito sciamanico del Centro America, insomma si muove in un campo ancestrale magico e conturbante.
Funky Girl suona davvero new wave, dark e inquietante mentre il capitolo conclusivo White Horse che parte con chitarre tremolanti e basso pulsante, si svuota in un drum 'n bass sostenuto prima da una frase di chitarra, poi dalla voce.
In conclusione The Night, the Rebel è un disco che si basa su poche idee ma ben chiare e soprattutto vincenti. Lo stile è ben definito, questi musicisti sono riusciti a concepire un'idea di suono ancor prima che di genere e questo si sente nell'omogeneità dei suoni lungo tutto il disco, nella volontà di insistere sui propri punti forti, forse restando anche un po' troppo dentro una comfort zone che però risulta essere il luogo più adatto alla loro creatività.
L'ascolto è adrenalinico e, nonostante la pienezza del suono e l'esagerata aura di riverberi, c'è tanto groove e tanta potenza. Si tratta di un lavoro che non scende a compromessi e che per questo motivo risulta poco radiofonico, almeno per i network generalisti, ma poco male: chi sa cercare, li troverà comunque.
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La recensione The Street, The Night, The Rebel di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-05-29 19:33:22
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