Un esordio grunge maturo che colpisce come un pugno allo stomaco con una denuncia disillusa e un muro di distorsioni noise
Krisj Wannabe è un concentrato di grunge e post punk. Il suo debutto rumoroso è un ritorno alle sonorità di fine anni '90 con il titolo di Are We Forgetting Something? Un muro mastodontico di distorsioni, chitarra satura e voce profonda. Tutto racchiuso in soli 2 minuti e 29.
Fa un po' Big Cream e un po' Sonic Youth, non solo nel sound, ma anche nell'attitudine. Per essere il primo singolo di un artista è davvero un risultato niente male. Si avvicina al microfono per far esplodere questo primo singolo con un timbro deciso ma composto, mentre intorno tutto crolla sotto al peso di una strumentazione noise. È una spaccatura che racconta anche nel testo, contrapponendo di continuo "noi" e "loro".
Siamo sempre noi
a respirare
tutta la loro ruggine
La ruggine delle guerre che non finiscono e delle corone insanguinate dei re. Tutte parafrasi del testo con una potenza simbolica schiacciante.
Più che voglia di rivalsa, in questi versi c'è un disincanto che si assapora anche nella parte strumentale. È monolitica, ancorata a un riff di chitarra che non cambia e che piano piano ti trasporta con lei a scoprire cos'è questo "turbine di diffidenza" che ci inghiotte. Ma alla fine non è un brano per vegetare passivamente, guardando il mondo che crolla. "Stiamo dimenticando qualcosa?" come ogni domanda è una provocazione, che in questo caso non solo tocca, ma colpisce in pieno come un pugno allo stomaco.
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La recensione Are We Forgetting Something? di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-03-05 11:18:00
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