Un disco rap serio, anzi serissimo
Tra canzoni rap, reel su Instagram, Tik Tok e live su Twitch, c’è Nello Taver (al secolo Vincenzo Siciliano, nato ad Avellino, classe ’98) a districarsi con il suo black humor, assolutamente politically incorrect (che a qualcuno potrebbe far storcere il naso) per parlare di tematiche centrali per la maggior parte dei ragazzi e ragazze di questa generazione: la questione lavorativa, l’ansia, le droghe e i fallimenti.
Fallimento è un vero e proprio disco-manifesto, che parla di rivendicazioni del tempo libero, della non voglia di farsi sfruttare da chi è di un paio di generazioni più grandi e al minimo accenno di ribellione al sistema se ne esce con la classica frase ripetuta a menadito: " I giovani di oggi non hanno voglia di lavorare˃". Così "Kitemmuort" e "Massimo Troisi Freestyle 3".
Poi è la volta di "Night session (Accordi notturni)" che porta a galla la questione di quanto la competizione (su tutti i campi, da quello lavorativo a quello universitario passando per quello sportivo) porti a degli scompensi da parte della salute mentale tra ansia e depressione, in quanto gli insuccessi non sono ben accetti a causa di una società dove bisogna sempre performare in maniera eccellente e soprattutto più veloce degli altri.
La chiave utilizzata è il rap, genere da sempre ascoltato dall’artista avellinese a partire dal primo Fabri Fibra fino ai Club Dogo, passando per i Funky Pushertz. Ma senza rimanere incollato agli stream e a quanti numeri le sue canzoni riescono a fare. Infatti, per quanto i social siano stati il suo trampolino di lancio per promuovere i suoi messaggi e la sua arte, Nello non è un fan delle dinamiche che poi instilla negli utenti, tra fissazioni per i like e per le condivisioni, generando poi la rincorsa a chi fa il contenuto più bello e innovativo a costo di sacrificare ore di sonno.
Per il modo in cui si pone è difficile prendere sul serio Nello Taver, ma Fallimento è molto più real di quanto si possa credere perché in un modo del tutto autoironico è riuscito a mettere a nudo le insicurezze ed i pensieri di un’intera generazione, senza raccontarle in maniera romanzata, ma dal basso e così come stanno.
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La recensione Fallimento di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-02-14 13:45:00
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