Il nuovo singolo di Alessandro Ragazzo è una rete fitta di archi, piano e chitarre per non far scappare quei piccoli momenti in cui ha creduto alla felicità
Non saremo felici mai, ma a tratti tireremo un respiro di sollievo col cuore fermo a mezz'aria e gli occhi chiusi. Tra la tristezza e la malinconia c'è quel momento in cui ci si convince che un giorno potremo abbandonare la tristezza. Non saremo felici mai è il nuovo singolo di Alessandro Ragazzo, che in questi 3 minuti e mezzo ha condensato proprio quel momento.
Per intrappolarlo ha intessuto una rete di archi, chitarre acustiche ed elettriche, probabilmente anche un pianoforte, ma non si sente bene dopo l'intro. È una rete a maglie fitte, un'armonia densa che non lascia trapelare dettagli e virtuosismi (fatta eccezione solo per un rapido assolo di chitarra). Da qui non scappa nulla, e sembra che Alessandro Ragazzo voglia trattenere proprio quel momento. La sua voce sembra sicura che quell'istate di gioia non tornerà più una volta smesso di suonare, una volta allentata questa morsa pop romantica e orchestrale in stile Calcutta.
Alessandro Ragazzo però lascia stare l'ondata vintage, i synth retrò, e si circonda di strumenti acustici. Ne viene fuori una coccola morbida, che a tratti accenna qualche distorsione e ti tiene a mezz'aria, col cuore in gola per qualche istante. Finita la canzone, ora possiamo tornare a essere tristi.
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La recensione Non saremo felici mai di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-03-06 22:48:00
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