Rafel Hannya 2024 - Pop, Pop rock

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Un esempio ruvido e viscerale dell'interazione tra urban e pop punk

Hannya del musicista sardo trapiantato a Milano Rafel è un singolo che si inscrive a pieno nell’ondata di ritorno del punk rock anni 2000 ibridato con il pop-urban contemporaneo e, come l’originaria iterazione del suono dell’adolescenza dei millennial, si inscrive in una sorta di dicotomia; se da un lato c'è l'esaltazione del divertimento e della spensieratezza, dall’altro lato ci sono tutti i tormenti e dissidi dell’adolescenza e della post--adolescenza, una Adam’s Song per ogni First Date.

Rafel sta bazzicando entrambe le sponde, e se il precedente Ti Aspetto era a pieno titolo un revival delle atmosfere alla American Pie, Hannya è invece un brano attraversato da un’urgenza viscerale e da un certo tormento, il racconto interiore della dialettica fra cuore e cervello nel perseguimento di una passione complessa come quella per la musica.

La struttura del brano si svolge tra una sorta di incipit pseudo trap, che apre le danze con 808 e arpeggini, e l’apertura di una sezione elettrica e del ritornello che è il cuore del brano. Niente di impressionante a prima vista, ma dopo qualche ascolto il brano si lascia dietro qualche passaggio melodico ficcante, un testo semplice ma non banale e un arrangiamento graziato da un buon equilibrio e fluidità tra gli elementi contemporanei e quelli più canonici.

A differenza di tante altre produzioni di quest’ondata, comprese, a dire il vero, altre dello stesso Rafel, questo nuovo singolo riesce a superare il mero citazionismo da revival ed evocare un’urgenza punk più ruvida che plasticosa.

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La recensione Hannya di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-04-28 13:41:42

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