Sostanza e ricerca: un viaggio sonoro verso una disperata visione allucinata in pieno ventunesimo secolo.
Schizofrenico e intrigante, l' Ep d'esordio del duo romano Biancolatte può già essere considerato uno degli esordi più sperimentali del 2024.
Conosciutisi nel giro dei club romani, Leonardo Anselmi e Rosario Fiorentino si scambiano idee su ascolti, tecniche di registrazioni, synth e chitarre. Spinti dalla curiosità, nell'estate del 2022 si incontrano nello studio di Rosario e, trovando intesa, iniziano a registrare del materiale che ne delinea lo stile, mescolando rock, soul, psichedelia, pop.
Attraverso l'uso sapiente di synth e di un' elettronica spinta, il gruppo crea un'atmosfera psichedelica e surreale che cattura l'immaginazione dell'ascoltatore e la incatena ad un susseguirsi di sensazioni allucinate e colori sonori. Le tracce dell'EP si susseguono con una fluidità intrigante, trasportandoci in un mondo sonoro unico e avvolgente. I Biancolatte dimostrano una padronanza tecnica notevole, combinando strati di suoni intricati con melodie ipnotiche e ritmi incalzanti. L'esplosività di "Stammi Lontano" si alterna con la potenza da club underground di "American Dream" e il mondo orientaleggiante di "Per un'altra notte", prima di cedere il passo all'allucinata "Dio Salvami", traccia conclusiva del disco e unico brano ad avere una parvenza di forma canzone.
Incursioni psych, distorsioni, mondi sonori. Nel loro suono si possono ravvisare echi Tame Impala che amoreggiano con i Flaming Lips, ma anche influenze di Animal Collective che duettano con i Nine Inch Nails degli esordi, in un ibrido sonoro con la capacità di creare atmosfere psichedeliche e sperimentali. Tuttavia, i Biancolatte aggiungono un tocco personale distintivo che li rende una presenza affascinante nel panorama musicale contemporaneo.
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La recensione Biancolatte di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-03-25 08:17:17
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